NEWS CASINO6 curiosità sulla roulette che (probabilmente) non conoscevi

Luglio 21, 20230

La roulette ha avuto un notevole percorso, attingendo dalle radici dei giochi precedenti e plasmandosi di conseguenza. Questa evoluzione è stata caratterizzata da tre secoli di cambiamenti, innovazioni tecnologiche e affascinanti storie che si sono intrecciate attorno ad essa. Da tavoli da gioco in ogni angolo del mondo, la roulette ha avuto un impatto significativo sulla storia dei casinò e delle persone famose, portando fortuna e sfortuna, felicità e infelicità.

Nonostante le diverse sfaccettature che ha assunto nel corso degli anni, la roulette è rimasta fedele ai suoi principi fondamentali. E, sorprendentemente, persino con l’introduzione di nuovi modi di giocare e le innovazioni come la roulette live online, l’essenza del gioco è rimasta intatta per trecento anni: il divertimento, l’adrenalina e l’emozione nell’aspettare l’esito fortunato.

Ma quanto conoscete veramente questo coinvolgente passatempo? Oltre alle regole basilari, il mondo della roulette offre ancora molte scoperte affascinanti. Ecco sei  curiosità che vi sorprenderanno!

 

 

Le origini

La storia dell’uomo e il progresso in tutti i suoi aspetti sono stati fortemente legati, e il gioco non è stato da meno. Scopriamo le origini della roulette, dai primi esempi rudimentali ai giochi diffusi nell’Europa medievale. Inizialmente, sembra che la roulette fosse costituita da uno scudo romano su cui veniva fatta girare una lancia. Nel medioevo, il meccanismo rimase simile, ma lo scudo fu sostituito dalla ruota di un carro. Un gioco italiano molto diffuso tra il 1600 e il 1700, noto come Hoca, presentava una ruota con sei raggi attaccati a un unico perno centrale, con una pallina che cadeva in una delle 42 caselle.

In quei tempi, c’era anche il Birbisso, un gioco che divenne famoso nelle regioni del nord della Francia, ma fu poi abolito. Il Birbisso somigliava a una tombola, con palline contenenti biglietti numerati. I giocatori facevano le loro scommesse sul tappeto, cercando di indovinare il numero o il colore giusto. Le scommesse su pari o dispari, alto e basso, erano già presenti in questo gioco. Infine, c’era il gioco dell’E-O, con un cilindro contenente quaranta caselle, alcune con lettere pari (E da Even) e altre con lettere dispari (O da odds). Questo forniva due possibilità di scommessa per i giocatori. La storia della roulette è intrisa di tradizioni e giochi precedenti che hanno contribuito a plasmare il suo sviluppo nel corso dei secoli.

 

 

La prima roulette

Scopri la storia della roulette nel libro di Jacques Lablèe! Nell’infografica potrai ammirare la copertina del libro e conoscere la vera origine della roulette nel 1765, quando si diffuse al Palays Royal di Parigi, nel primo casinò ufficiale insieme ad altri giochi di carte famosi. La roulette era composta da un classico cilindro con numeri rossi e neri alternati, con l’inclusione di zero e doppio zero.

Il libro di Lablèe offre una descrizione minuziosa di questo affascinante gioco, ma con un’idea di base assolutamente originale e coinvolgente: raccontare la storia di un ragazzo che diventa un giocatore nella Parigi del XVIII secolo. La Francia si era arricchita grazie alle sale da gioco e, soprattutto, grazie alla roulette stessa. Attraverso le lettere del giovane alla moglie, un espediente narrativo originale, il romanzo offre una perfetta descrizione del modo di puntare e dell’atmosfera del tavolo di gioco. Scopri questa affascinante storia nel libro di Lablèe!

 

 

La disposizione dei numeri

L’alternanza delle caselle tra rosse e nere è sempre stata un punto di partenza essenziale per la roulette, ma inizialmente, non c’erano il verde per lo zero e il doppio zero. Sorprendentemente, essi erano originariamente di colore rosso e nero.

 

 

Francois Blanc genio del marketing

Francois Blanc, il rinomato e acclamato gestore di casinò, si distinse come l’artefice principale del successo di Monte Carlo. Con una profonda comprensione dell’animo dei giocatori, Blanc comprese che notizie di vincite eccezionali avrebbero attirato nuovi giocatori in gran numero. Le cronache dei giornali inglesi e francesi raccontano di numerosi giocatori anonimi capaci di portare a casa bottini incredibili, ma purtroppo, la vera vittoria apparteneva ai giornalisti corrotti le cui tasche erano stati generosamente riempiti.

Tra tutte queste storie, il caso più straordinario fu quello di Ashley, un giovane americano che rischiò tutto ciò che aveva risparmiato in una vita intera. Con un solo colpo, puntando su un unico numero, nel 2004 la fortuna gli sorrise. Da quel momento, decise di non mettere più piede in una sala da gioco.

 

 

Albert Einstein “girava a vuoto”

Nonostante molti giocatori cerchino costantemente trucchi e sistemi per vincere alla roulette, è innegabile che questo gioco sia prevalentemente basato sulla fortuna. Ed è proprio forse in questa componente di incertezza che risiede l’adrenalina legata a questo passatempo. Nel corso degli anni, diversi tentativi sono stati fatti nel cercare di applicare regole matematiche alla roulette, tra cui il più celebre di tutti, quello del grande scienziato Albert Einstein.

Albert Einstein cercò di costruire un modello matematico infallibile per vincere alla roulette, noto come la “Teoria di Einstein sul gioco della roulette“. Alla fine, però, dovette arrendersi, riconoscendo che non esiste un sistema matematicamente certo o una configurazione di puntate che possa annullare il vantaggio del banco.

In tono scherzoso, Einstein affermava: “L’unico modo per battere la roulette consiste nel rubare i soldi mentre il croupier non guarda”. Nonostante questa conclusione, altri studiosi non si sono lasciati scoraggiare e nel corso degli anni hanno continuato a cercare sistemi scientifici per sfruttare questo gioco. Alcuni hanno vinto, altri hanno perso, mentre alcuni si sono semplicemente abbandonati al destino, tra fortuna e caso

 

 

La somma dei numeri della roulette

La Roulette è un gioco “ipnotizzante” che seduce molti giocatori. Tuttavia, circola una “falsa diceria” legata a questo antichissimo gioco, basata su considerazioni matematiche: sommando i numeri della Roulette Francese (che vanno dallo 0 al 36 inclusi), si ottiene il numero 666, noto come il “numero del diavolo”.

Tuttavia, se prendiamo in considerazione la somma di tutti i numeri alla destra dello 0 e tutti quelli alla sinistra dello 0, otteniamo due somme identiche, ovvero 333. Questo dimostra che la Roulette non è realmente “il gioco del diavolo”, ma rappresenta piuttosto il gioco “del perfetto equilibrio”. Ciò è evidente dalla presenza di numerose opzioni: rosso e nero, pari e dispari, alto e basso, dozzine e così via… Tali elementi contribuiscono a creare un gioco dove l’equilibrio e la varietà sono preminenti.

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